In un precedente articolo vi avevamo parlato della storia dei droni. Oggi invece vogliamo parlarvi dei diversi tipi di drone esistenti.
I droni si dividono in tre tipi in base all’elemento in cui si muovono: Volanti, Terrestri, Subacquei.
DRONI VOLANTI
Sono quelli più diffusi, oltre che i più conosciuti. Vengono usati per riprese aeree, ispezioni dall’alto, mappatura e fotogrammetria. Sono chiamati anche APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto).
I droni volanti si dividono in base al tipo di ala che presentano: APR ad Ala rotante e APR ad Ala fissa.
- APR ad Ala rotante: hanno uno o più rotori, e rispetto a quelli ad ala fissa, possono volare in spazi più ristretti, hanno una maggiore controllabilità ad alta quota e possono restare fermi sul luogo. Assomigliano a dei piccoli elicotteri.
- APR ad Ala fissa: hanno in genere un solo rotore e grandi ali; rispetto a quelli ad Ala rotante possono volare più a lungo e coprire distanze maggiori. Assomigliano a dei piccoli aerei.
DRONI TERRESTRI
Si muovono su ruote, cingoli o altri sistemi. Anch’essi vengono usati per ispezioni e monitoraggi. Hanno una grande stabilità e possono sostenere strumentazioni più pesanti rispetto agli altri tipi di droni, oltre a telecamere e fotocamere.
DRONI SUBACQUEI
Sono simili a piccoli sottomarini. Possono montare una camera impermeabilizzata e vengono usati per analisi ambientali, archeologiche, fotografie e riprese video; alcuni modelli vengono progettati anche per la pesca.
Esistono due tipi di drone subacqueo, definiti in base al tipo di controllo e al grado di autonomia:
- AUV (Autonomous Underwater Vehicle)- possono muoversi in autonomia anche in acque molto profonde; alcuni sono forniti di un braccialetto per permettere loro di seguire l’operatore.
- ROV (Remoted Operated Vehicle)- sono dei piccoli robot controllati dall’operatore tramite un cavo. E’ necessario comunque che il controller sia immerso nell’acqua per trasmettere il segnale.